Cantina mon amour

Eccomi qui.
È di nuovo domenica sera, di nuovo ora di ricominciare, di nuovo tempo di fatiche…
Il week end lascia un po’ di malinconia, un sottile velo di tristezza, la voglia di essere ancora lontani…

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Ripenso alla cena a La Cantina degli Alpini di Cesana T.se e capisco di non poter più aspettare.
Non so perchè iniziare a scrivere il post sulla Cantina sia stato così difficile… Così faticoso…
La paura di non rendere al meglio questo locale, forse l’incapacità di condividere con il mondo un momento così speciale…
Innumerevoli sere seduta al tavolo davanti al caminetto o a quello rotondo leggermente spostato…
Il racconto delle mie cene è il racconto dei miei sorrisi, del mio sentirmi bene, l’affiorare della mia serenità.
Sedermi a quel tavolo è guardare la mia vita e dirmi che mi piace, dirmi che in quel momento non vorrei niente di diverso che essere seduta lì.

Arriva Andrea, maître di sala, meravigliosamente completato dalla moglie Barbara, che subito porta una buona bottiglia di vino.

Pelaverga Bel Colle. Ho scoperto qui questo vino e me ne sono innamorata. Crescendo ho capito che il Comm. Burlotto produce un Pelaverga migliore, ma il Bel Colle, bevuto alla Cantina, è unico.

Mi piace lo sformatino di verdura: la consistenza è perfetta, il gusto è rotondo. La fonduta leggera sopra, la noce moscata e la nocciola spezzettata… Semplicemente buono.
Il tutto servito in un cestino di parmigiano croccante.
Un magnifico inizio.

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Se Mamma o La Tante A. lo dividono con me… La fantasia calda dello chef è da provare, perchè oltre allo sformatino… Mi piace la praglara (prodotto tipico locale a base di cavolo verza, porri, patate, uova e salsiccia) e l’involtino di melanzana.
Papà non ha bisogno dell’aiuto di nessuno per finirlo.

Intanto Lui gusta soddiafatto i tagliolini al cervo… E il cervo abbonda… E il profumo è inebriante.

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Il piatto forte dello chef Bruno sta per arrivare: chateaubriand.

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Cuore di filetto croccante fuori e rosato dentro, ma che per quanto rimanga poco cotto all’interno piace anche a chi non ama la carne al sangue, perchè magicamente questa carne non è mai al sangue.
Fettine tagliate davanti ai nostri occhi meravigliati e accompagnate da un piattino di verdurine libidinose: patate in padella, croccanti e con la giusta punta di aglio nel sottofondo, broccoli e zucchine sfiziosi e impossibili da non finire.

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La carne è tenera e gustosa, perfetta.
Sopra un po’ di sale di Maldon, pepe e magari la senape, ma solo su qualche boccone, perchè questo secondo è perfetto così, non bisogna aggiungere niente.
Lo chef consiglia la salsa bernese, preparata alla perfezione, ma la assaggio appena con la forchetta, sulla carne niente, solo la carne.

E dopo tutto questo… Si fatica a pensare al dolce, ma la Tarte Tatin di Bruno è irrinunciabile.

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Non è pasta sfoglia, non è pasta frolla: è la pasta della Tarte Tatin di Bruno.
Le mele sono caramellate, compatte e consistenti.
Non dimenticatevi la pallina di gelato alla crema!
Niente caramello sopra per me, per non alterare l’armonia.

E per un finale indimenticabile… Genepy, il Genepy più buono che abbia mai bevuto e gli Alkekengi al cioccolato fondente di Barbara.

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Sono felice, essere alla Cantina è essere a casa.

La Tante C.

Indirizzi utili
La cantina degli Alpini:
Fraz. Mollieres, Cesana T.se.
Tel: 012289545

2 risposte a “Cantina mon amour

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